Come eliminare il pozzo nero
La necessità dello spurgo dei pozzi neri
Fossa Imhoff prezzo: risparmia con Canal-Jet
Cos’è una Fossa Imhoff?
Prima di entrare nel dettaglio dei costi, è importante capire cosa sia una fossa Imhoff. Questo tipo di fossa biologica è progettato per trattare le acque reflue domestiche separando i solidi dai liquidi. La fossa Imhoff è costituita da due compartimenti: uno superiore per la sedimentazione e uno inferiore per la digestione anaerobica dei fanghi. Questa struttura permette un trattamento più efficace dei rifiuti, riducendo gli odori e migliorando l’efficienza complessiva del sistema di depurazione.
Fattori che influenzano il Prezzo di una Fossa Imhoff
Per comprendere appieno il costo di una fossa Imhoff, è essenziale considerare i seguenti punti chiave:
- Dimensioni della Fossa: maggiore è la capacità della fossa Imhoff, più alto sarà il costo di costruzione e installazione.
- Materiale di Costruzione: le opzioni come il cemento e la plastica differiscono significativamente per costo e durabilità nel tempo.
- Costi di Installazione: include il lavoro di installazione e gli adattamenti del terreno necessari per posizionare correttamente la fossa Imhoff.
- Manutenzione a Lungo Termine: anche se meno frequente rispetto ad altre soluzioni, la manutenzione periodica contribuisce ai costi complessivi nel corso degli anni.
Comprendere questi fattori è cruciale per stimare accuratamente il costo totale di una fossa Imhoff e per prendere decisioni informate riguardo agli investimenti nella gestione delle acque reflue domestiche.
L’importanza della manutenzione: l’efficacia del Sistema Canal-Jet
Una corretta manutenzione è cruciale per garantire il funzionamento ottimale della fossa Imhoff. Ed è qui che entra in gioco il sistema Canal-Jet. Grazie all’attrezzatura all’avanguardia Canal-Jet, lo spurgo delle fosse biologiche diventa più rapido ed efficace. Ma come funziona esattamente?
Spurgo delle fosse biologiche con Canal-Jet
Il sistema Canal-Jet utilizza acqua ad alta pressione, fino a 190 bar, per rimuovere lo sporco più ostinato dalle condotte fognarie, fosse biologiche e pozzi neri. Questo metodo è particolarmente efficace per pulire anche le incrostazioni vecchie di anni, garantendo una pulizia senza precedenti. Vediamo nel dettaglio i principali vantaggi del Canal-Jet:
- Pulizia Profonda: L’acqua ad alta pressione penetra nelle incrostazioni e nei detriti, rimuovendoli completamente. Questo garantisce che la fossa Imhoff torni come nuova.
- Rapidità ed Efficienza: Il processo di pulizia con Canal-Jet è più rapido rispetto ai metodi tradizionali, riducendo il tempo di inattività del sistema fognario.
- Riduzione dei Costi di Manutenzione: Una pulizia più efficace significa che la fossa Imhoff richiederà meno interventi di manutenzione, riducendo i costi a lungo termine.
Come Canal-Jet riduce i costi di manutenzione
Il sistema Canal-Jet rappresenta una soluzione innovativa per la manutenzione delle fosse biologiche, tra cui le fosse Imhoff. Grazie alla sua tecnologia avanzata che utilizza acqua ad alta pressione fino a 190 bar, Canal-Jet garantisce una pulizia estremamente efficace e profonda. Questo metodo non solo rimuove incrostazioni e detriti ostinati, ma anche previene la formazione di ostruzioni e blocchi nel sistema fognario.
L’efficacia di Canal-Jet si traduce in numerosi benefici economici a lungo termine per i proprietari di abitazioni.
- Innanzitutto, una pulizia regolare e accurata riduce la necessità di frequenti interventi di manutenzione, prolungando così significativamente il periodo tra una manutenzione e l’altra. Questo non solo riduce i costi operativi nel tempo, ma anche il rischio di costose riparazioni dovute a malfunzionamenti o intasamenti del sistema.
- Inoltre, mantenere una fossa Imhoff con Canal-Jet assicura un funzionamento ottimale del sistema di trattamento delle acque reflue, migliorando la sua efficienza complessiva e contribuendo alla durabilità dell’impianto nel tempo. Questo non solo si traduce in un ambiente domestico più pulito e sicuro, ma anche in un investimento più sostenibile e a lungo termine per la gestione delle acque reflue.
- Scegliere Canal-Jet per la manutenzione della tua fossa Imhoff significa non solo beneficiare di una pulizia avanzata e efficace, ma anche di un significativo risparmio economico e operativo nel lungo periodo. Optare per questa tecnologia innovativa è una scelta intelligente per chi desidera un sistema di gestione delle acque reflue efficiente, affidabile e conveniente.
Investire in una fossa Imhoff e nella tecnologia Canal-Jet è una scelta intelligente per chi desidera un sistema di gestione delle acque reflue efficace e a basso costo di manutenzione. Non solo migliorerai il funzionamento del tuo impianto, ma contribuirai anche a preservare l’ambiente, garantendo che le acque reflue siano trattate in modo sicuro e sostenibile.
Scegliendo Ecolnord e la tecnologia Canal-Jet, fai un passo avanti verso un futuro più pulito e efficiente. Contattaci oggi stesso per maggiori informazioni sui nostri servizi e su come possiamo aiutarti a mantenere la tua fossa Imhoff al massimo delle sue prestazioni.
ADR/RID/ADN 2015: Direttiva 2014/103/UE
Con l’ADR/RID/ADN 2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recepisce la Direttiva 2014/103/UE, che prevede un adeguamento in materia di trasporto interno delle merci pericolose. Un decreto di notevole rilievo e impatto ambientale, che entra in vigore a Gennaio 2015, ma di applicazione obbligatoria a luglio 2015.
PRINCIPALI AGGIORNAMENTI SULLE CLASSI NUMERICHE.
La normativa ha portato alla luce significative modifiche riguardanti le classi che vanno a identificare le merci trasportate. I numeri “UN”, identificativi delle merci, vengono ad esempio integrati con il numero 17 che contraddistingue i gas della classe 2: gas refrigerati, quelli dissolti o liquefatti e i gas assorbiti. Mentre gli imballaggi scartati, vuoti e non ripuliti sono, ora, riconosciuti con la sigla UN3509, che dà una chiara indicazione del trasporto di materiale NON bonificato e che andrà, pertanto, smaltito o riciclato in modo particolare. Tali merci vengono assegnate alla classe 9 con numero di pericolo 90 e classe di trasporto 4, che prevede restrizioni circa le strade percorribili dai mezzi stessi.
NOVITÀ ADR 2015 SULLE MATERIE TRASPORTATE.
Tutti i residui trasportati e considerati merce pericolosa devono rientrare in prestabilite classi relative alle materie, che contraddistinguono i solidi autoreattivi, le materie esplosive, quelle radioattive, le corrosive o l’amianto stesso. E tutte devono avere un codice.
Nuove e più specifiche norme d’imballaggio che devono prevenire l’eventualità di un danno da corrosione o contaminazione durante il trasporto stesso. Altro notevole adeguamento riguarda le materie ritenute pericolose per l’ambiente, quelle liquide identificate con il nuovo numero UN3082, mentre quelle solide con UN3077. In ogni caso il trasporto deve essere garantito da particolari imballaggi combinati con taniche e fusti di supporto.
GLI ADEMPIMENTI CUI SONO SOGGETTE LE AZIENDE.
L’ADR/RID/ADN2015-Direttiva 2014/103/UE, segna uno stravolgimento per tutte le aziende, i fabbricanti, gli importatori e coloro che emettono SDS perché hanno dovuto adeguare sia la classificazione, sia l’imballaggio, sia l’etichettatura stessa delle merci pericolose da trasportare.
La normativa non ha certo risparmiato i gestori d’impianti sottoposti a direttiva Seveso, che comunque hanno dovuto riclassificare miscele e sostanze per tutte le categorie pericolose.
Alcune ditte, peraltro, hanno provveduto a sostituire anche i mezzi di trasporto con più adeguati container e veicoli che consentano agli imballaggi trasportati di non toccarsi durante il viaggio o venire a contatto con materiali combustibili. Ne deriva che l’impegno, da parte delle aziende, per l’adeguamento a questa normativa, è stato notevole non solo a livello di riorganizzazione ma anche per i costi di gestione dei vari adempimenti tecnici.
Non va però dimenticato che, tutto ciò, mette in sicurezza le strade e gli operai stessi addetti ai trasporti, e favorisce l’ambiente grazie a una più attenta gestione delle merci pericolose.
La nostra flotta di mezzi è attrezzata per rendersi prontamente disponibile per la raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti considerati pericolosi, secondo il protocollo internazionale delle merci pericolose che viaggiano su gomma (A.D.R.).
Pozzo nero a perdere
Pozzo nero a perdere: attenzione al terreno circostante
Premesso che il pozzo nero è una soluzione alternativa al sistema fognario tradizionale che sfrutta il terreno circostante, prima di procedere alla sua realizzazione bisogna prestare attenzione a specifiche caratteristiche che, per legge e per rispetto dell’ambiente, si devono attuare.
Possiedi un terreno e vuoi realizzare un pozzo nero a perdere? Recati sul luogo e comincia ad analizzare la zona circostante! Se abiti in un quartiere affollato o se vicino alla tua abitazione sono presenti dei corsi d’acqua allora abbandona la tua idea e trova un’altra soluzione per disperdere i liquami!
Rispetta la natura e i tuoi vicini di casa
I motivi che impediscono la realizzazione di un pozzo nero a perdere in luoghi dove sono presenti altre case oppure dei ruscelli d’acqua sono palesemente collegati ad una questione di rispetto e igiene. Se le acque reflue andrebbero a confluire nelle abitazioni adiacenti alla nostra i vicini di casa mostrerebbero senz’altro un leggero disappunto.
Per non parlare della natura, già così duramente messa alla prova dalle cattive abitudini dell’uomo, che risentirebbe fortemente dell’inquinamento dovuto ai prodotti di scarico defluiti nelle sue acque vicine. La legge parla chiaro in merito, ma soprattutto diventa per tutti una questione di coscienza.
Il terreno perfetto per un pozzo nero a dispersione
Le condizioni perfette per costruire un pozzo nero a dispersione richiedono un terreno in pendenza, drenante, localizzato in posti chiaramente solitari e senza zone d’acqua vicino a rischio di inquinamento.
Questa zona deve anche essere abbastanza ampia per poter creare un grosso buco nel terreno e realizzare il pozzo nero.
Valuta, dunque, per benino la dimensione della zona da adibire a pozzo nero in base anche alla manutenzione futura. Più grande è il pozzo nero e meno saranno gli interventi da effettuare per svuotarlo di tanto in tanto.
Di contro, un pozzo troppo piccolo rischia di diventare un impegno seccante nel tempo perché la sua capacità contenitiva è sicuramente ridotta.
Pozzo nero a perdere: i passaggi per crearlo
Stabilita la zona si procede passo passo alla realizzazione del pozzo nero a dispersione scavando a fondo per creare la buca e facendo in modo che in essa confluiscano le acque reflue e i liquami.
Le acque di scarico devono poi essere purificate e condotte attraverso apposite tubature verso zone in cui saranno assorbite dal terreno, mentre i liquami si andranno a posizionare sul fondo del pozzo nero.
La realizzazione pratica però non basta e per realizzare correttamente un pozzo nero a perdere non devi dimenticare l’aspetto burocratico: chiedere sempre regolari permessi all’ASL di riferimento più vicina.
Normativa pozzi neri 2017
I pozzi neri sono fosse settiche alle quali molte case indipendenti sono costrette a ricorrere, considerata l’impossibilità ad allacciarsi alla normale rete fognaria.
Dopo aver provveduto a dotare la propria abitazione di un pozzo nero, i proprietari non sono chiamati soltanto a provvedere alla pulizia periodica del pozzo nero, ma sono costretti ad osservare una normativa che include tutti i vari step, a partire dall’installazione e dalla relativa richiesta al comune di appartenenza.
Quando si vuole costruire un pozzo nero è necessario presentare all’ufficio competente tutta la documentazione necessaria, che include un progetto e la relazione tecnica, con tanto di analisi di un esperto in materia chiamato a confermare la legalità dello sversamento nel terreno.
Non essendo provviste di alcun depuratore, le fosse settiche sono disciplinate da regolamenti simili a quelli che riguardano la via fognaria. Tutte le leggi vigenti sono tese a preservare le condizioni igienico sanitarie ottimali per la tutela dell’ambiente e della salute umana.
I pozzi neri vengono controllati anche dall’ASL?
Qualsiasi agglomerato urbano privo di allacci alla rete fognaria è soggetto a controlli periodici effettuati dal personale preposto dell’azienda sanitaria locale. I sistemi impiegati per lo sversamento delle acque nere sono numerosi e molti si avvalgono della fitodepurazione, ovvero di alcune piante in grado di assorbire parte dei liquidi immessi nel terreno.
Le fosse settiche dette Imhoff sono costituite in vetro resina o in cemento e sono dotate, nei punti in cui gli elettrodomestici scaricano, di speciali degrassatori. Questi congegni sono composti da blocchi di cemento divisi in scomparti, che hanno il compito di bloccare le schiume prodotte dai detersivi.
Questi depuratori vanno puliti periodicamente, allo scopo di eliminare i grassi raccolti che tendono a sedimentarsi: l’operazione va affidata a ditte specializzate. I controlli dell’ASL vertono soprattutto sulle schiume situate nel degrassatore, analizzate allo scopo di verificare se le sostanze contenute negli sversamenti sono ammesse o meno dalla legge.
L’autorizzazione va rinnovata ogni quattro anni
La validità dell’autorizzazione a possedere una fossa settica dura quattro anni. Qualora il proprietario dovesse dimenticare di rinnovarla, dovrà ripetere l’iter iniziale.
Per ottenere l’autorizzazione, il proprietario è tenuto a presentare richiesta all’ASL, quindi effettuare nuovi prelievi ed attendere il referto ed il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del pozzo nero. Onde evitare la decorrenza dei termini, la richiesta va effettuata sei mesi prima della scadenza dei quattro anni.